Sempre più big players si stanno aprendo al mercato delle PMI per quanto riguarda la possibilità di fare self-service advertising: ne è un esempio Spotify che ha recentemente lanciato Ad Studio di Spotify, ovvero la piattaforma per fare pubblicità su Spotify.
Questo articolo (che nasce come riassunto del webinar di lancio della piattaforma stessa) è una mini guida introduttiva per chi vuole avere un'idea di come iniziare a fare pubblicità su Spotify.
Sommario:
L'audience di Spotify
In Italia, differentemente ad altre nazioni, il 60% degli utenti utilizza Spotify Free: se stai pensando ad un mucchio di persone basso spendenti che vogliono risparmiare sull'abbonamento... sbagli!
Il pubblico italiano per sua composizione socio-culturale è semplicemente più abituato a "subire" advertising e in Italia "vedersi" (poi approfondiamo i formati) uno spot in cambio di 30 minuti senza interruzioni e qualche skip è accettato.
Questo fa sì che sulla piattaforma sia raggiungibile un pubblico di circa 11 milioni di persone in Italia (attive ogni mese):
Ma qui viene la parte che personalmente trovo più interessante e cioè il contesto d'uso di Spotify: sono definiti i "momenti senza schermo", quasi delle aree grigie nelle quali è difficile intercettare l'utente con altri canali basati sull'uso delle immagini (Social Media Advertising, Display, PPC, ecc.).
Ma è possibile quantificare questi "momenti senza schermo"? Secondo uno studio della piattaforma di streaming il tempo speso ascoltando audio da mobile è superiore a quello speso sui social, nel consumo di video e nel gioco (mercato USA).
Il tempo speso nello streaming audio da mobile ha superato quello speso sui social, nel vedere video o giocare
Momenti di utilizzo "senza schermo"
Ma quali sono questi momenti di utilizzo? Eccoli riassunti nell'immagine qui sotto:
Se ci pensi, in effetti, Spotify è la "colonna sonora" di molti momenti durante la giornata, e qui si trova la chiave di volta: unire l'intenzione di ascolto ad un ADV targettizzato.
Spotify aiuta a capire che cosa stanno facendo gli utenti in quel momento e questo permette di costruire messaggi personalizzati sul momento.
E' un elemento fondante per la costruzione del messaggio perché si può scalfire l'impermeabilità alla pubblicità quando (in alcuni casi) l'attenzione del pubblico è alta, o comunque circostanziata in un contesto.
Targeting
Detto ciò, al di là dell'area geografica (fino a livello di CAP), del genere e dell'età (lo so, questi li davi per scontati) esistono altri tre elementi di targeting, mixabili tra loro: gli interessi, i contesti in tempo reale e i generi musicali:
Ecco il dettaglio del targeting per interessi:
E quello veramente interessante del contesto in tempo reale (tratto dalla playlist che le persone ascoltano):
E' evidente che si prospetta la possibilità (come su Youtube) di fare advertising mirato al contesto e all'intenzione del momento di fruizione.
A differenza di Facebook Ads, ad esempio, che eroga la pubblicità indipendentemente da un'intenzione/azione individuabile, è possibile parlare alle persone mentre compiono un'azione per la quale potremmo essere utili.
Ad esempio far sapere dell'esistenza di cuffie wireless studiate per la corsa proprio alle persone che corrono, mentre corrono. Forte, no?
Come per altre piattaforme il sistema mostra un "termometro" che stima la portata dell'annuncio e la probabilità che il budget venga speso. Ti stai chiedendo quale sia il budget minimo per una campagna di Spotify Ads? 250 € spendibili in un arco temporale da te impostato.
Creazione dello spot audio
Molto interessante anche il servizio gratuito messo a disposizione dalla piattaforma: la creazione gratuita in 24 ore con speaker professionali di spot audio per le tue campagne (anche varianti da testare):
E' possibile scegliere il brano di background di sottofondo (o caricarlo) e seguire un percorso guidato per far realizzare gratuitamente lo spot:
Si scrive un copione (meglio prima aver letto consigli e linee guida per uno spot audio), si sceglie la lingua ed il profilo vocale (cioè genere ed età dell'attore) per poter entrare in sintonia con il pubblico personificando il messaggio con una voce affine al target.
Qui trovi le linee guida di Spotify Ads per creare un annuncio efficace:
Call to action finale
Oltre all'annuncio sonoro il formato pubblicitario dispone anche di un companion banner cliccabile che corrisponde alla CTA dell'annuncio:
Questo punto è molto importante perché le linee guida di Spotify Ads suggeriscono come elementi imprescindibili la ripetizione del brand e la chiusura con una frase impattante coerente con la call to action dell'immagine.
Conclusioni
A mio parere questa è una grossa opportunità per fare campagne di brand awareness localizzate che hanno il potenziale di generare un forte ricordo nelle persone che le ascoltano, proprio perché contestualizzabili nel momento di ascolto coerente con l'uso del prodotto o del servizio.
E tu cosa ne pensi? Scrivilo qui sotto nei commenti!
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