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SEO cos'è, come non farti fregare e i tool per controllare il tuo sito

Aggiornamento: 12 ago


il seo cos'è, le info per gli imprenditori e i tool di analisi del sito web

Quando si parla di web marketing con imprenditori e manager di piccole e medie imprese spesso ci accorgiamo che non tutti sanno veramente il seo cos'è.


Questo alone di mistero sull'attività di posizionamento seo fa si che gli imprenditori evitino di affrontare il tema, o si affidino "alla cieca" ad un'agenzia di web marketing, senza però sapere cosa chiedere e quali risultati aspettarsi.


Per questo motivo ho deciso di scrivere un blog post "di chiarimento" rivolto a chi vuole capire in pratica come funziona il seo senza paroloni o descrizioni tecniche.


Il SEO in tre parole

Senza tanti giri di parole ecco le attività che devi fare o far fare sul tuo sito web affinché le sue pagine siano indicizzate da Google nei primi risultati di ricerca:

  1. Scegliere le parole chiave commerciali (cioè che hanno un intento di acquisto) e informative (cioè che hanno un intento di approfondimento) per le quali vuoi essere trovato

  2. Ottimizzare alcuni aspetti tecnici del sito, più o meno complessi, e quindi mettere mano al sito web

  3. Avere dei link in entrata da siti "più importanti" del tuo per aumentarne l'importanza agli occhi di Google

  4. Avere un piano editoriale di contenuti (interessanti per chi cerca informazioni per risolvere i problemi che tu risolvi) affinché il sito aumenti le sue probabilità di ricevere link naturali

  5. Sapere che non sempre posizionarsi per parole chiave informative (e quindi avere un blog) serve: quando il percorso di acquisto è molto semplice, o il prodotto/servizio è arci noto, beh, non c'è molto da raccontare al cliente


Quando iniziare a fare SEO Google

Il caso più tipico che incontriamo è la richiesta di una campagna seo per dare maggiore visibilità ad un sito web già on-line, con una sua struttura dei contenuti già definita, (spesso) senza un blog, e accompagnato dalla seguente frase "abbiamo speso una cifra, il sito non si tocca, lavorate su quello che c'è".


Bene: devi sapere che se vuoi essere visibile in prima pagina (più avanti nel post chiariamo meglio in quale prima pagina ti conviene essere visibile) devi necessariamente aver strutturato il sito web in ottica seo.


Quindi la risposta alla domanda, "Quando è meglio iniziare a fare SEO?" è "Quando progetti il tuo sito web" (oppure devi essere disposto a modificarlo).


E per farlo devi prima aver fatto una keyword research e cioè aver studiato a priori un elenco di parole chiave per le quali vuoi essere visibile nella prima pagina (e auspicabilmente nei primi risultati) di Google.


La keyword research

Quello che i "cuggini" non ti dicono è che non tutte le parole chiave sono uguali, e che ormai Google non ragiona più per singola parola chiave, ma bensì per intenti di ricerca che ne raggruppano più insieme.


Esistono inoltre parole chiave commerciali specifiche e generiche, cioè che dovrebbero condurre l'utente su pagine di categorie di prodotti/servizi, perché l'utente è già in fase di scelta del prodotto o di acquisto, ma non solo.


A queste si aggiungono e parole chiave informative, che dovrebbero condurre ad una sezione in-formativa del tuo sito, studiata per aiutare le persone a inquadrare il problema che vogliono risolvere, o a capire quale prodotto/servizio può soddisfare il loro desiderio.


Quindi ancor prima di iniziare l'ottimizzazione per i motori di ricerca dovresti aver scelto imprenditorialmente per quali parole chiave vuoi che il tuo sito web appaia nei primi risultati.


La magagna qui sta nel fatto che è molto facile farti comparire per alcune parole chiave che magari non ti sono per niente utili in termini di business o che peggio, non hanno nemmeno un numero significativo di ricerche (cioè non le cerca nessuno).


Il risultato è che tu ottieni soltanto dei bellissimi report con un sacco di parole chiave in prima pagina e nelle prime posizioni, magari del traffico... ma non vendi un tubo, niente richieste di preventivo e il telefono non squilla!


Il vero valore strategico del SEO sta tutto qui, e spesso l'ottimizzazione motori di ricerca è preceduta da campagne in Google Ads per verificare a priori quali sono le parole chiave che convertono, prima di posizionarsi per esse (qui trovi un articolo che ti spiega quando Google Ads non funziona).


Per cominciare a capire le ricerche nel tuo settore puoi usare Uber Suggest, un tool che ti mostra i volumi medi mensili e le varianti di ricerca a partire da una keyword da te inserita.


Ottimizzazione del sito web

Questa parte è quella che solitamente spaventa di più e che risulta più oscura (tipo ingegnere aerospaziale che deve riparare lo space shuttle per evitare che perda l'orbita).


Nulla di più lontano dal vero: si tratta di una check list di elementi "on-site" da controllare che includono (semplificando):

  • Il controllo della struttura dei contenuti (sezioni che fanno riferimento alle parole chiave commerciali generiche, pagine di prodotto che fanno riferimento alle parole chiave commerciali specifiche, e blog strutturato secondo le parole chiave informative (categorie del blog per le macro aree e blog post per articoli portanti lunghi e articoli più brevi di approfondimento)

  • Il controllo formale della struttura del testo e delle immagini presenti

  • La velocità di caricamento del sito e altri aspetti tecnici che favoriscono l'indicizzazione

  • La presenza di link interni o esterni "rotti" (qui trovi un tool per controllarne la presenza nel tuo sito web), e cioè che non conducono alla pagina dove puntano (perché è stata cancellata, è cambiato l'url, ecc.)

Qui la magagna solitamente sta nel far sembrare fantascienza delle attività tecniche di routine. 


E se non ti è stata proposta alcuna modifica tecnica al sito web, beh, è un campanello di allarme da non sottovalutare.


Qui trovi un tool (Seo Optimer) per controllare gli aspetti tecnici del tuo sito. Il risultato è indicativo e attendibile, ma prima di chiamare arrabbiato la tua web agency, sappi che va interpretato e preso con le pinze.


I link in entrata

Come sopra anticipato i link in entrata sono molto importanti per il successo di una campagna SEO.


La difficoltà qui è di avere link naturali al tuo sito web, e per naturali si intende non pagati (cosa espressamente vietata dalla policy di Google).


A questo aggiungi che esistono link che ti aiutano davvero (quelli "follow", che trasferiscono autorità dal sito di partenza al tuo) e quelli che sono generalmente considerati inutili per il posizionamento (quelli "no follow").


E quindi come si fa? La risposta di tutti è di creare contenuti molto interessanti, che le persone vogliano condividere in modo naturale.


Ma per una PMI questo non è sempre possibile, e allora non dirlo a nessuno, ma si acquistano (con moderazione e intelligenza).


Qui (Tilinko) trovi una piattaforma a pagamento dove richiedere link idonei al tuo progetto (ci è stata segnalata a Da Zero a Seo 3, ma non l'abbiamo ancora testata).


Il piano editoriale

Detto ciò rimane comunque fondamentale la pubblicazione periodica di contenuti formativi per il tuo pubblico (nel caso di un percorso di acquisto complesso, come ad esempio per la consulenza in genere) oppure di contenuti informativi e commerciali (nel caso di un percorso di acquisto più breve).


Uno strumento molto utile per capire i dubbi (e quindi le necessità informative della tua utenza web) è Answer the Public.


Provalo, basta inserire una keyword relativa al tuo settore e scoprire le domande che le persone pongono in merito.


Anche in questo caso la malizia sta nello scegliere topic (cioè insiemi di parole chiave) che ti permettano realmente di competere per le prime posizioni, e che portino traffico profilato sul sito web, che poi può essere portato alla conversione con azioni di remarketing o connettendoti al pubblico (ad esempio con una newsletter).


Se il tuo sito web ha solo notizie tipo "la nostra ultima fiera" o "le foto della giornata di Natale del 2014" in una sezione news... beh hai un problema!


Come controllare come stai messo

Ora che hai capito a grandi linee il seo cos'è, il primo passo per capire come è messo il tuo sito web è usare SeoZoom (lo strumento che usiamo anche noi per le attività quotidiane di SEO) e inserire il tuo dominio e quello dei concorrenti.


Scoprirai subito se stai lavorando meglio o peggio di loro, e per quali parole chiave è indicizzato il tuo sito web.


Se hai domande sul SEO commenta qui sotto o scrivici un'e-mail e ti daremo un riscontro in tempi brevi.

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